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36. Francesco Sforza a Francesco de Giorgi 1452 gennaio 3 Lodi.

Francesco Sforza chiede a Francesco de Giorgi spiegazione circal'invio a Lardirago di altri due cavalli oltre quelli che già hanno.

Francisco de Georgiis.
Sonno ad noi grandemente lamentati il venerabile domino abbate et homini da Lardirago che, oltra la excessiva graveza che hanno de supportare il caricho de soi cavalli per taxa, li hai soprazonto doi altri cavalli, del caricho deli quali dicono essere inepti, et se ne dogliono; dela qual cosa se miravigliamo perché, non essendo azonti più cavalli nel paese, non pare verisimile che a loro debbiano essere soprazonti dicti doi cavalli (a). Pertanto, non intendendo noi de gravare li predicti abbate et homini oltra la loro debita taxa, volimo ne advisi dela casone per la quale li hai soprazonti dicti doi cavalli, certandoti che non volimo essi siano gravati oltra el devere, immo lezeriti de quelli di che sonno oltra il debito gravati, advisandote che, quando altramente facesti, ne faresti cosa molesta. Laude, iii ianuarii 1452.
A margine: De equis tassatis domino abbati Lardiraghi.

(a) Segue certandoti che non volimo essi siano gravati depennato.