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375. Francesco Sforza a Bartolomeo da Correggio 1452 marzo 22 Milano.

Francesco Sforza scrive a Bartolomeo da Correggio, referendario, e ai deputati agli affari di Pavia delle lamentele di Antonio da Varese, ufficiale delle bollette cittadine, per il divieto in vigore dallo scorso giugno di comandare le guardie come avveniva prima. Visto che Antonio aveva l'amministrazione delle guardie per consuetudine a quattro fiorini al mese, il duca dispone che sia reintegrato nell'incarico con gli arretrati dovuti.

[ 83r] Egregio militi ac nobilibus viris dilectis nostris domino Bartolomeo de Corrigia, referendario, et deputatis negociis civitatis nostre Papie.
Dilecti nostri, sia più dì passati a noi essendo lamentato Antonio da Varese, official delle bollecte de quella nostra cità, per voi presedenti da zugno passato in qua esserli inhibito el commandare delle guarde, administrato per lui et soi precessori, el pagamento de fiorini quattro el mese che soleva havere dal comune per honorantia de dicte guardie, chidendo gli faciamo observare quelle utilità, honorantie et prerogative per lo suo precessore recevute, havemo voluto esser chiariti si cossì è, como ne ha exposto, informati da te, referendario, pienamente la administratione delle guardie per longa consuetudine spectare allo offitio delle bollecte et dicto suo precessore havere recevuta dicta commodità de fiorini quactro el mese parendone raxionevole et conveniente che esso officiale non sia pegio tractato delli altri, como siamo desposti, volemo la autorità delle dicte guardie remectiate al'officiale nostro predicto secondo lo usato, provedendo delli denari sì del passato allui retenuti, como per lo advenire lo satisfaciate integramente, siché non ne habiamo più querela. Data Mediolani, die xxii martii 1452.
Cristoforus.
Iohannes.