Registro n. 12 precedente | 38 di 2324 | successivo

38. Francesco Sforza ad Angelo Simonetta 1452 gennaio 5 Lodi.

Francesco Sforza ordina ad Angelo Simonetta di intervenire in merito alla vertenza tra il portinaio del Pisciarello e Gabriele Bosso per la nave che ha trasportato i gualdi di contrabbando. Il duca ricorda che la Camera ducale pretende un interesse per il gualdo di dieci ducati per centinaio.

Domino Angelo Simonette.
Venerà da vuy il portinaro del Pisciarello quale pretende havere guadagnato quella nave di gualdi veneva giù contrabanno, benché Gabriel Bosso dica adtribuirse il guadagno ad luy. Pertanto prenderite chiara informatione dela verità de questo facto, et che ella sia de chi deve essere raxonevolmente, ulterius perché gli pretende in questo facto la Camera il suo interesse, però ch'el mercatante conduceva il gualdo se dice essere incorso in pena de ducati x per caduno (a) centenaro da applicarse ala nostra Camera, et sentemo al presente ne conduceva circha lxxx et in li dì passati pare ne conducesse pur contrabanno un'altra grande quantità, che de tucto se deve et può condamnare; secondario che venendo giù dicta nave fo presa per contrabanno dal portenaro del Tovo, et como la doveva retenere, pare per tributo la liberasse, il perché il portanaro predicto vene ad incorrere in maiur pena. Volemo adunche che similiter per l'interesse nostro et dela nostra Camera vediate de intendere et examinare ben(e) questa cosa, et che sia facta raxone. Data Laude, v ianuarii 1452.
Andreas Fulgineus.
A margine: De navibus gualdorum qui ibant contrabandum.

(a) caduno in interlinea.