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380. Francesco Sforza al podestā di Pavia 1452 marzo 29 Milano.

Francesco Sforza, informato da suo fratello Corrado che certo maestro pavese Rosato Calzaneo ha un paviglione e altre cose del conte Urso, fuggitose presso i Veneziani, vuole che il podestā di Pavia chiami Rosato inducendolo a dare, dietro pagamento, a Corrado le dette cose.

[ 84v] Potestati Papie.
Conrado, nostro fratello, ne dice che uno magistro Rosato Calzaneo de quela nostra cittā ha uno paviglione et certe altre cose del conte Urso el quale, essendosi fuzito da noi, č aconzato cum Venitiani. Pertanto volimo che subito, recevuta questa, habi da ti dicto magistro Rosato et fazi ch'el daga a dicto nostro fratello dicto paviglione et cose del prefato conte Urso quale ha presso luy, overo a qualunca suo messo mandarā per questo, pagando dicto nostro fratello tucto quello dicto magistro Rosato dovesse havere dal dicto conte Urso sopra dicto paviglione et cose. Data Mediolani, die xxviiii martii 1452.
Marcus.
Iohannes.