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396. Francesco Sforza a Pietro da Norcia 1452 aprile 4 Milano.

Francesco Sforza, alle richieste di Pietro da Norcia, luogotenente di Lodi, risponde che, sul concedere bollettini per passare l'Adda e Pizzighettone, consenta il rilascio solo a quelli di Pandino per andare a Lodi. Per la riparazione di porta Cremonese, vi provveda e per il ponte, ricorda che l'interziamento del dazio di detto ponte è destinato alla proprio alla sua riparazione.

[ 89r] Spectabili dilecto nostro domino Petro de Nursia, locuntenenti Laude.
Inteso per vostre lettere la rechesta facete defferire, chiarito se doveti concedere bulectini per passare Adda et Pizghitone ad alcuni quali aliquando l'havessero dimentichato, ve dicimo che alle fiate potrissino essere inganato per non conoscere l'homini, et per questo ad nuy non pare né volimo che concedati simili bolectini, salvo che siamo contenti lo concedati ad quilli da Pandino per passare lì ad Lode; et in questi credimo non potriti essere inganato perché tanto hanno ad frequentare de lì ad Pandino che sonno cognusciuti da (o)gni homo. Alla parte de quelle reparatione che sariano necessarie da fir facte alla porta al castello et al ponte, dicimo cussì che, per cosa possa costare quello reconzare el ponte del castello et provedere a Porta Cremonese, a nuy pare debiati provederli meglio che potiti facendove prestare qualche cosa che nuy poy ve farimo la debita restitutione; ma quanto al facto del ponte, ne maravigliamo che non se gli (facia) altramente perché se ve informariti lo intertiamento del datio del dicto ponte è deputato a tale repezamento del ponte; siché vogliativi informare de questo et mandare ad executione l'ordine del reconzare esso ponte. Ex Mediolano, die iiii aprilis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.