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400. Francesco Sforza comunica al podestà di Vigevano 1452 aprile 6 Milano.

Francesco Sforza comunica al podestà di Vigevano che i frati di San Pietro martire che hanno incominciato a costruire un monastero, non possono costruire una cappella e una sacrestia per una casetta contigua alla chiesa. Chiede al podestà di intervenire con i proprietari per la vendita affidando a due uomini comuni amici di fare il prezzo.

Potestati terre nostre Vigleveni.
Dilecte noster, el venerabile priore et frati del beatissimo Sancto Piero martiro de quella nostra terra ne hanno per supplicatione narrato havere comenzato uno certo monastero in honore del prefato San Piero martiro, ma affare la cappella grande et sacristia de esso monastero molte gle l'è contrario et resiste una casetta contigua ad essa chiesia, siché la cappella et sacrestia non se possono furnire; quale casa ipsi priore et frati hanno cercato comparare et offerto quello stimaranno comuni amici o in locho de quello darline un'altra, ma quelli de chi sonno la vogliono vendere ma più ch'el debito prezo et vogliono maior summa de denari in duplum et forte in triplum. Per la divotione et reverentia portamo al prefato Sancto Pietro martiro et i suoi luochi, attenta la necessità del facto et che quilli de chi è la casa la vogliono vendere, ne contentamo et volemo debbi confortare quilli tali ad vendere dicta casa et darla ai predicti priori, frati per quanto stimaranno dui boni homini, comuni amici et sufficienti. Et in ciò usarai ogni bono modo honestamente et cum humanità che la cosa de concordia se faccia. Mediolani, vi aprilis 1452.
Fazinus.
Cichus.