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421. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1452 aprile 13 Milano.

Francesco Sforza informa il capitano di Casteggio del furto fatto dai famigli di alcuni soldati lì, a prete Giovanni dalla Mania e a suo fratello; dispone che prenda a ogni uomo colpevole un ronzino fino al risarcimento di quelli rubati. Se ciò si ripetesse, impiccherà i soldati e i famigli.

[ 95r] Capitano Clastigii.
Dilecte noster, vederai per la lettera, quale Nicolò da Fuligno che te mandiamo qui inclusa, il rubamento hanno facto li famigli de alcuni soldati allozati in quelle circunstantie in la persona de uno prete Zuhanni dalla Mania et suo fratello, commo intenderay. Et perché tale robbaria ne è molto exosa et molestissima, te commectemo che subito vadi a tuore uno ronzino per uno alli homini d'arme nominati in essa lettera, li famigli delli quali hanno commisso dicta robbaria et li mecterai in loco che stiano a nome d'essi preto et fratello perfino a tanto che li dicti homeni d'arme li habbiano acordati et contentati. Vogliamo proinde dichi ad essi homeni d'arme che questa volta non dicimo altro, ma se un'altra volta senterimo più tale lamenta deli loro famigli, che mandarimo ad impichare et loro et li famigli di tracta senza altra remissione. Data Mediolani, die xiii aprilis 1452.
Irius.
Cichus.