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43. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1452 gennaio 7 Lodi.

Francesco Sforza rimprovera il referendario di Pavia nel trascurare gli ordini ducali, in particolare il pagamento a Scaramuzza Balbo, precettore del figlio Galeazzo che deve mettersi in ordine per andare a incontrare l'imperatore, Federico III, che andrà a Roma per la incoronazione.

[ 9r] Referendario Papie.
Como havite veduto noi vi scripsemo devesti provedere che Scaramuza Balbo, governatore de Galeazo, nostro figliolo, fosse satisfatto dele paghe soe resta ad havere per potersi mettere ad ordine per andare con esso ad visitare la maestà del'Imperatore quale deve venire in Italia, et credevamo havervi scripto per modo non bisognasse replicarvi più; mò, quando noi credevamo el fosse satisfacto, ne dice che per quella lettera non ha havuto effecto veruno; di che lui se dole et noi se miravigliamo perché ne pare pur havendovi scripto tanto strecto de questo et sapendo voi quale homo è Scaramuza, il quale ha nostro figliolo nele mane, non ne deveresti dare tanto affanno de questo facto. Et non solamente dicemo del facto de Scaramuza, ma dicemo anchora deli altri che de quanto habiamo possuto scrivervi non contentati persona alcuna. Pertanto vi dicemo di novo per questa et carichamo provedati che Scaramuza sia satisfacto et che noi non habiamo più faticha de questo facto; et ne respondite per che casone non l'havite satisfacto fine al presente perché deliberamo sapere la casone. Laude, die vii ianuarii 1452.
Cichus.
A margine: De provisione Scaramucie Balbi.