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440. Francesco Sforza a Giacomo Antonio Marcello 1452 aprile 15 Milano.

Francesco Sforza ringrazia Giacomo Antonio Marcello, provveditore a Crema, per la restituzione del ragazzo preso. Si dispiace poi del comportamento del provveditore verso Rosso Danco per il torto subito.

Magnifico militi tanquam fratri et amico carissimo domino Iacobo Antonio Marcello, provixori Creme, et cetera.
Havimo recevute le vostre lettere et inteso per quelle che la vostra magnificencia ha facto restituire el regazo; molto la rengraciamo della cortesia et liberalità soa, avisandola etiamdio che credimo, anci siamo certissimi, haverne facto relaxare et restituire più che trenta delli regazi quali non erano però nel grado de questo, il quale se ve informareti bene, non vene in la terra della sua voglia, anzi fo pur tolto per forza; et quelli havimo facto restituire noy erano pur fugiti e venuti de sua voglia. Pur sia come se voglia, bene rengraciamo. Alla parte del Rosso Danco, per certo non possimo fare che non se agravamo a dire de questo che a dicto Rosso è facto torto expressissimo, perché non oldissimo may dire quale ragione voglia che in la causa propria debia essere iudice, advocato e dare la sentencia, como ha facto la vostra magnificencia. Et pertanto ve pregamo et confortiamo vogliati lassare el nostro homo, como è ragionevole e iusto et stare a quanto non vole la raxone perché non sappemo, como havimo dicto, quale ragione voglia che ultra che siati stato advocato e iudice et dato la sententia, vogliati etiandio fare la executione. Mediolani, xv aprilis 1452.
Iacobus.
Cichus.