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446. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1452 aprile 16 Milano.

Francesco Sforza chiede a Luchina dal Verme di ammonire preti e chierici della sua giurisdizione vogherese della diocesi di Tortona perché, rinnovata richiesta del vescovo, dei deputati o dell'economo, vadano a Tortona a versare la quota loro spettante per la sovvenzione alla quale si sono fino al presente mostrati renitenti al contribuire.

Domine Luchine de Verme.
Quelli preti et chirici dela vostra terra et iurisditione de Voghera, dela diocesi Terdonese, sonno renitenti et contumaci ad contribuire inseme col chiricato Terdonese et pagare la soa rata dela subventione per noi rechiesta al dicte chiricato, non actenduto che più volte dal reverendo miser lo vescovo et deputati alla compartitione et dal'iconimo nostro de Tertona siano de ciò stati admoniti et rechiesti; del che molto ne miravigliamo che, per loro defecto, questa subventione è differita fine al presente. Per la qual cosa vi confortiamo et carichamo che vogliati admonire et fare per ogni modo che li predicti preti et chirici ad ogni riquesta del prefato miser lo vescovo, deputati et iconimo compariscano ad Tertona et paghino la loro parte dela subventione de presente, et senza più dimora, como fano li altri perché noi habiamo assignati questi denari per cosa importante al stato nostro. Et in questo non vogliati mancare dal canto vostro. Mediolani, xvi aprilis 1452.
Per Franciscus Maletta.
Cichus.