Registro n. 12 precedente | 472 di 2324 | successivo

472. Francesco Sforza al vescovo e al clero pavese 1452 aprile 21 Milano.

Francesco Sforza sollecita il vescovo e il clero pavese a raccogliere i convenuti settecento ducati della sovvenzione richiesta e versarli, come detto da Francesco Maletta, a Bartolomeo, caneparo del sale.

Reverendo domino episcopo et clero Papiensi exempto et non exempto.
Havimo assignati per cosa importante al Stato nostro per expeditione dele nostre gente d'arme quelli septecento ducati d'oro dela subventione, per li quali quello chiricato se è componuto cum la Camera nostra, et mandiamoli ad tuorre de presente credendo che ormai debiano essere scossi, chè sano le reverentie vostre quanta instantia vi habiamo facta. Pertanto vi confortiamo, stringemo et carichamo che, vedute le parte, vogliati provedere per ogni modo et via de recuperare integramente li dicti ducati dcc d'oro et numerarli ad Bartholomeo, piasentino, caneparo nostro del sale lì, como dovete havere inteso da Francisco Maletta el quale ha ad spazare alcuni nostri squadreri de presente.
Et in questo non vogliano le reverentie vostre fare difficultà o exceptione alcuna per quanto desiderate el bene del stato nostro, altramente noi sariamo malissimo contenti dele reverentie vostre. Mediolani, xxi aprilis 1452.
Franciscus Maletta.
Cichus.