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481. Francesco Sforza al vescovo e al clero lodigiano 1452 aprile 22 Milano.

Francesco Sforza ricorda al vescovo e al clero lodigiano che i frati dell'Osservanza del monastero dei Santi Nicola e Angeli di Villanuova non devono, come per gli altri Osservanti, essere coinvolti nel contributo richiesto dal duca al clero.

[ 107v] Reverendo in Christo patri ac venerabilibus dominis Dei gratia episcopo et toto clero Laudensi nobis dilectis.
Reverende in Christo pater ac venerabiles domini, li venerabili frati del'Observanza del monastero Sanctorum Nicolai et Angeli de Villa Nova de quella diocesi de Lode ce hanno significato cum lamenta che in questa conpositione facta con nui per subventione requesta ad quel chirichato è stato tassato el dicto monastiero insieme cum li altri d'esso chirichato et questo pare voglino essere gravati; dil che molto ne maravigliamo perché nostra intentione non fu né è ch'el dicto monastiero né altri simili observanti sieno taxati cum quello chierigato, et cusì ve ne chiariscomo per la presente. Per la qual cosa confortiamo et carichiamo le reverentie vostre che debbano exgravare el dicto monastero et simili altri observanti et omnino preservarli da questo caricho, et quella parte che gl'è stata tassata fatila distribuyre et compartire fra el clerichato, dal quale intendiamo havere integramente li denari d'essa subventione.
Data Mediolani, die xxii aprilis 1452.
Bonifatius. Cichus.