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496. Francesco Sforza al podestà di Casorate 1452 aprile 28 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Casorate obblighi Matteo da Pavia a restituire parte della roba, e soprattutto i fiancali, che Luchino da Pietrasanta, compagno di Giovanni dalla Noce, depositò presso lui.

[ 111v] Potestati Casorate.
Ne ha significato Luchino da Petramala, compagno del spectabile cavalero miser Zohanne dala Nose, che zà altre fiade fece depositare et mectere in casa de uno Matheo da Pavia, habitatore de quella nostra terra, per mezo d'uno suo famiglio certe soe robbe et mò, rechiedendole, segondo el bisogno, gli ne ha restituita una parte et se fa difficile et retrogrado ad restituirli el tucto et maxime un paro de fianchali deli quali ha più bisogno; per la qual cosa ne richiede gli fazamo restituire el tucto, non obstante ch'el famiglio non gli sia. Unde noy, desiderosi che tucti nostri siano in puncto, volimo et te commectimo che, intesa questa fazenda, tu stringhi per ogni via de ragione et summariamente dicto Matheo ad restituire la soa robba al prefato Luchino cum ogni presteza. Mediolani, xxviii aprelis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.