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513. Francesco Sforza ai membri del clero di Papia 1452 aprile 22 Milano.

Francesco Sforza impone ai membri del clero di Papia, esente, di non coinvolgere l'abbate di San Lanfranco nel contributo richiesto, grato per il servizio resogli altra volta di ducento ducati.

Venerabilibus viris dominis de clero exempto Papiensis nobis dilectis.
Miser l'abbate de Sancto Lafranco de quella nostra cità s'è condoluto con nuy che per vuy è stato taxato et pare vogli esser molestato per casone de questa subventione; del che nuy se maravegliamo perchè nostra intentione non fu né è ch'el prefacto miser l'abbate dovese esser incluso con quelo chiericato exempto; imo è ch'el sii preservato perchè, non ingrati del servitio ce fece altra volta de ducento ducati, volemo che non senta de questo carico per veruno modo et che voy altri debiate pagare la somma dela subventione senza luy. Pertanto ve confortiamo, stringemo et carichamo che debbati exgravare [ 114v] dal dicto carigho el prefacto miser lo abbate et quella summa che li haviti taxata fatila compartire et pagarsi a voy, et su questo non bisogna faciati più exceptione, chè sapeti voy che in la summa deli dinari ve forono richiesti in particulare non gli eral'abbate de Sancto Lafranco, anzi ex certa scientia el lasassemo, et così haviamo facto ad voy et faremo se ne havesti prestare tanti dinari o se ce voleti prestare, como ha facto luy. Data Mediolani, xxii aprilis 1452.
Christoforus.
Marchus.
Cichus.