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554. Francesco Sforza a Raffaele Zaccaria 1452 maggio 3 Milano.

Francesco Sforza comanda a Raffaele Zaccaria, capitano della Lomellina, di non infastidire Francesco Biscossa, cancelliere del fratello del duca Corrado, nè i massari per la tassa dei cavalli per i beni che ha a Savugnana, Soyde, Mede e San Martino.

Rafaeli Zacharie, capitaneo Lomeline.
Francesco Biscossa, citadino della nostra cità de Pavia et canzelero de Conrado, nostro fratelo, se lamenta che alcune volte fi molestato luy et soy massari per li beni ha in Savugnana, Soyde, Medde et Sancto Martino per le taxe deli cavali contra lo debito et ordini dela dicta nostra citade, supplicandone gli provediamo in modo che né luy né soy massari per dicti suoy beni non siano molestati per la dicta casone, né sia pegio tractato deli altri nostri citadini de Pavia. Considerata la sua domanda honesta et iusta et che esso è con dicto nostro fratello, volimo che per la dicta casone non lo molesti né lassi molestare né luy né li suoy massari et, se novità alcuna contra loro fosse facta per casone de dicte tase, le revochi et anulli senza exceptione, tractando dicto Francesco secundo sonno l'altri nostri citadini pavesi, et per quella via et forma et modo non se possa debitamente lamentare, ma piutosto contentare. Data Mediolani, iii maii 1452.
Marcus.
Cichus.