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577. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1452 maggio 9 Milano.

Francesco Sforza, ricordato al podestà di Pavia di non aver fatto con gli ebrei quanto dettogli, ordina che siano subito restituite a Moise da Savona gli undici ducati depositati e siano annullate le novità contro loro e siano rispettate le promesse loro fatte.

Spectabili viro potestati Papie carissimo nostro.
Per altre nostre scripsemo al tuo vicario et ali presidenti de quella nostra comunità che dovesero fare restituire ad Moyse da Savona, ebreo, quelli undece ducati depositati per luy et revocare ogni novitate et commandamento facto contra luy et contra li ebrei di quella nostra cità, et pare che fin ad hora non habiano exequito dicte nostre lettere; de che molto se maraviglamo et se ne gravamo pur assay. Et perchè nostra intentione è che li dicti dinari gli siano restituiti et revocata ogni novitate, ti commettiamo et volimo che subito, facendo restituire essi dinari al dicto ebreo et facendo revocare le predicte novitate et commandamenti, non li lassi fare veruno impedimento né molestia; imo vogliamo li faci tractare como solevano ali mesi circa tri passati, avisandote che nostra firma intentione è che li siano observate le nostre promissione et lettere patente quale nuy gli havemo facte. Et circa ciò fa con tale diligentia et opera che più non habiamo ad scriverti. Mediolani, viiii maii 1452.
Bonifacius.
Iohannes.