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584. Francesco Sforza a Moretto di Sannazzaro 1452 maggio 10 Milano.

Francesco Sforza sollecita Moretto di Sannazzaro a non ritardare, per un piccolo debito che ha a Pavia e nel Novarese, a unirsi con le altre truppe già nell' Alessandrino perchè insieme a Corrado e alle altre forze la situazione è assai favorevole.

[ 133v] Spectabili et strenuo armorum ductori nostro domino Moreto de Sancto Nazario militi.
Meser Moreto, nuy havemo recevuto la vostra lettera et inteso quello ne respondeti circa la scusa faciti de non possere adviare cussì presto all'andare in Alesandrina per non havere havuto integro spazamento lì ad Pavia, et cussì per non havere havuto li dinari del Novarese per li quali diciti havere mandato; di che ne siamo trovati de malIa vogla perchè credevamo foste adviato là como sonno li altri et trovamo non siti ancora partito.
Pertanto vi scrivemo, stringemo et caricamo per l'amore, devocione et fede portati ad nuy et al stato nostro, voliamo subito, havuta questa, senza alcuna dilacione adviarve con li vostri in Alesandrina, segundo vi havemo ordinato, et non voglati restare per quelli pochi dinari, ma poriti lassare uno delli vostri qualle li porterà dietro voy che, ne rendemo certi, alla havuta di questa, restariti ad havere pocho o niente. Sichè non poniti inducia all'andare vostro perchè in questo mezo poriano seguire delle cosse delle qualle, ne siamo certi, non saristi poncto contento, et seguendo inconveniente alcuno, renditevi certo che tenerissimo vuy ne saristi stato caxone perchè non dubitamo, essendo vuy dal canto dellà insieme con Conrado et li altri nostri, le cosse passerano benissimo. Data Mediolani, x maii 1452.
Zanetus.
Iohannes.