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595. Francesco Sforza al podestà di San Colombano 1452 maggio 9 Milano.

Francesco Sforza vuole che il podestà di San Colombano non consenta che Albertino Gambaloita, cittadino milanese, sia tassato per beni che ha lì, in quanto lo è già a Milano.

Prudenti viro potestati nostro Sancti Columbani.
Albertino Gambaloyta, nostro dilecto citadino de Milano, ne ha referito che per li homini de quella nostra terra vole esser aggravato a sustenere li carighi con loro; del che assai se lamenta et aggravase. Et perchè lo dicto Albertino è citadino de Milano et extimato in Milano per tuti li soy beni et fa factione come li altri citadini et dice che per lo passato may non ha contribuito ad alcuno caricho con essi homini, volemo, essendo cussì, che ad esso Albertino, per questa rasone, non lassi fare molestia veruna et faci revocare ogni novitate factoli per questo, perchè non è ragionevole che in duy luochi sia extimato.
Data Mediolani, die viii maii 1452.
Cichus.