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630. Francesco Sforza a Roberto Sanseverino 1452 maggio 15 Lodi Vecchio.

Francesco Sforza conviene con quanto scritto da Roberto Sanseverino di non abbandonare le terre a Guglielmo di Monferrato e di consentire che restino per qualche giorno Moretto e Angelello, avvertendo quest'ultimo di stare pronto a ogni ordine. Ordinato ai Sanseverinichi, a Longareto, a Pupo e ad Antonio Troto di rimanere, vuole che Roberto vada da lì.

Magnifico militi nepoti nostro dilecto Roberto de Sanctoseverino, armorum, et cetera.
Roberto, nuy havemo recevuto le toe lettere, date Mortarii xiiii maii hora vii noctis, alle quale respondendo, molto n'è piazuto el tuo ricordo de non lasare al tuto abandonate quelle parte de Lomelina ad ciò che, havendo coluy qualche cativo pensiero non lo possi mandare ad executione. Et cossì siamo contenti che tu lassi meser Moreto et Angelillo lì tra Irbio, Posascho e quella terra, como tu scrivi per tri o quatro dì, che se veda ciò che farà colui, con questo che Angelello stia continuamente in ordine per venirsene via quando sarà avisato. Ordina etiandio che subito li Sanseverinichi, Longareto, Pupo et domino Antonio Troto non vengano via; et facto questo ventene ancora tu non innovandose altro; li altri vadano al suo camino secundo l'ordine dato. Ex Laude Veteri, xv maii 1452.
Ser Iacobus.
Iohannes.