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634. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1452 maggio 25 Lodi.

Francesco Sforza, informato dal podestà di Pavia di quanto avvenuto tra i dazieri e il conestabile della Porta di Santa Maria in Pertica, gli scrive di lasciare che a tale faccenda provvedano Bartolomeo, referendario, e Gracino da Pescarolo; in caso contrario provvederà lui stesso.

Potestati Papie.
Havimo recevuto la tua lettera, et inteso quanto ne hay scripto delo excesso che è seguito là fra lo connestabile de porta Sancta Maria im Pertica et quelli datiari, dicemo che ne rencresce assay et la intentione nostra è che chi fallasse sia punito, et sia chi voglia pur quello che sia officio et che pertenga alla Camera nostra. Volimo lassati administrare ad meser Bartholomeo, refferendario, et ad Gracino perchè loro gli provederano, et quando non gli provedesse, alhora volimo che ne advisati nui adciò sapiamo quello haverimo ad fare. Nuy havimo scripto sopra lo facto del dicto excesso ali predicti, sichè volimo ve intendati con loro et deportative cum tale prudentia che non habia ad seguire scandalo alcuno et con costoro intendeti quello sia stato nostro et bono governo de quella nostra cità. Data Laude, xxv maii 1452.
Cichus.