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64. Francesco Sforza al referendario e al caneparo del sale di Pavia 1452 gennaio 15 Lodi.

Francesco Sforza scrive al referendario di Pavia e al caneparo del sale di dare a Moretto di Sannazzaro, condottiero ducale, le quattromila cinquanta lire dell'assegnazione fattagli sopra li denari del sale di Pavia; non bastando quelli sia pagato con quelli dell'anno prosimo.

Referendario Papie et canepario salis ibidem.
Lo spectabile cavalero miser Moretto da San Nazaro, nostro co(n)ductero, se lamenta ch'el non ha possuto né pò conseguire l'assignatione soa de libra quatro milia cinquanta facta nel'anno passato per ordinatione de Maistri del'intrate, in executione de nostre lettere sopra li denari del sale de quella nostra città. Deliberando aduncha che omnino habia el debito suo, ve commectiamo et volimo che deli denari dela prima et seconda taxa del sale del'anno passato fazati respondere et respondi ti, caneparo, al prefato miser Morecto fine al integro pagamento dela dicta assignatione; et non supplendo esse doa meze taxe, gli sia satisfacto deli denari del sale quali se scoderano in l'avenire, reservata la terza meza taxa etiandio el pretio del sale et le assignatione anteriore facte sopra d'esso. Data Laude, xv ianuarii 1452.
Cichus.
A margine: De assignatione domini Moretti de libris 4050.