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641. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1452 maggio 15 " ex domo Viride prope Mediolanum".

Francesco Sforza ordina al podestà di Pavia di catturare Bernardo da Lovate non rilasciandolo fino a che, o gli consegna Giacomino Villano da lui fatto fuggire, o paghi il cavallo del compagno di Antono Landriano con le spese e i danni.

Potestati Papie.
Più volte te habiamo scripto dovesti fare destenere Iacomino Villano al quale havemo scripto dovessi venire da nuy per la diferentia vertiva tra luy et uno compagno del spectabile Antonio da Landriano, nostro conductero, et è stato renitente et desobedienti alle nostre lettere; et intendemo che tu l'havevi facto provedere, overo gli era la tua famiglia in Corno per prenderlo et che Bernardo da Lovate l'ha facto fogire et tenuto in casa tuto quanto uno dì et poi el fece mandare via; di che ne è rencrescuto assay. Per la qual cosa ti commandiamo per la presente, e strictamente te (a) carichamo che subito, veduta la presente, debi havere da ti el dicto Bernardo senza exceptione alcuna, non guardando in verso ad homo che viva, et fa che per nissuno modo non lo lassi per fina te consegni nele mane el dicto Iacomino, overo ch'el paghi luy el cavallo ad el dicto compagno de Antonio de Landriano, per cui vertiva la questione, et tute le spese et el damno ha sopportate per quella casone. Et cussì è l'ultima nostra voluntà. Ex domo Viride prope Mediolanum, die xv maii 1452.
Iohannes.

(a) Segue commandiamo depennato.