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646. Francesco Sforza a Moretto da Sannazzaro 1452 giugno 10 "ex Varolis Alghisorum".

Francesco Sforza, lodato Moretto da Sannazzaro, giustifica il rifiuto dei gentiluomini di Candia di ospitare duecento cavalli per il caricho che già hanno di tasse dei cavalli autorizzandoli a accettare solo quelli che vogliono. Il duca lo informa poi del passaggio dell'Olio e del suo arrivo nel Bresciano, ove numerose terre gli si sono sottomesse tra le quali Pontevico assai importante, mentre Soncino è in mano nemica.

[ 146r] Domino Moreto de Sanctonazaro.
Havemo recevuto le vostre lettere per le quale havemo etiandio inteso li vostri amonimenti e como per quello ve scrisse la illustre nostra consorte, ve siti mosso da Cilavegna et che volendo mettere ducento cavali a Candia, quelli zentilhomini non l'hano voluti acceptare; dele qual cose ve commendiamo et haviti facto bene. Ma quanto alla parte de quelli zentilhomini che non hanno acceptato quelli cc cavali, dicimo cussì che ne hanno facto bene; ma pur considerando nuy el grande caricho che hanno dele tase de cavali et che hanno lettere da noi de non tore se non quelli cavali che voliano, et considerando nuy che sempre havimo trovati fidelissimi quelli zentilhomini et de loro piliamo grande fede e bonissimo concepto, confidendoce che al bisogno acceptariano tuti quelli che gli volessevo mettere pel bene del stato nostro, non ne pare de dire altro sopra ciò. Et parene debiate retornare e stare là dreto quelle frontiere dove vi parirà meglio, avisandovi che a dì cinque del presente nuy pasassemo Olio et siamo venuti qua in Bressana cum il nostro exercito et, subito passati che fussemo, venero alla obedientia nostra più che xxv terre e boni luochi, et tra le altre havemo havuto Pontevico, loco importantissimo al facto nostro, perchè gli è uno ponte sopra Oglio como doveti sapere, mediante al quale ad ogni nostra posta facimo venire victualie per tuto in Bresana al campo nostro e non ne pò essere vetato. Li inimici hanno havuto Sonzino e due altre terre senza combaterle, perchè gl'omini ge le hanno date; ma siando nuy signori dela campagna non se dubitemo che le rehaverimo cum nostre lettere. Nuy siamo qua a Virola Alchise preso li inimici a cinque milia cum deliberatione de andarli a trovare, et se ce aspectaranno ve farimo sentire tale e cussì relevate novelle del loro streminio e ruyna che non se haverà a dubitare nè là nè altrove; ma volimo bene che voy ce avisate de continuo como passerano le cose de là. Quanto alla parte delli dinari a vuy assegnati a Biandrà, per le alligate (scrivem) al podestà de lì, in modo ch'el ve farà spazare. Ex Varolis Alghisorum, x iunii 1452.
Cichus.