Registro n. 12 precedente | 656 di 2324 | successivo

656. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1452 giugno 27 "apud Trignanum".

Francesco Sforza risponde al luogotenente di Lodi che lo informa dei danni, lievi, causati dalla scorreria nemica, ma rileva che nelle sue lettere non faccia cenno del preallarme ducale in merito all'accennata scorreria; vuole gli si notifichi la recevuta e l'ora per avere un controllo della diligenza dei cavallari.

Domino locuntenti Laude.
Havimo ricevuto più lettere vostre circa la correria fecero ad questi dì li inimici et commendandove singularmente dela diligentia et vigilantia gli haviti usata in far li avisi e provisione opportune perchè le nostre parte non receveseno damno: ve confortiamo a fare sempre el simile. Ma perchè nuy ve avisasemo a tempo dela partita de quelle gente dal suo campo per venire in là, ne siamo maravigliati che desse lettere non ne fate mentione in le vostre: in perchè volimo che da mò inanti quando vi mandamo simiIe lettere de importantia ne advisate in le vostre della receputa d'esse et a qual hora, ad ciò che possiamo sapere la diligentia o negligentia deli nostri cavalari. Ala parte de quelli nostri citadini e contadini quali se misero insieme con cussì bel modo e cussì voluntera et cussì animosamente per contrastare ali inimici, s'el fusse bisognato, molto ne è piazuto; ala parte de quello sustenuto apresso Iohanne Caymo, non dicimo altro se non che lo tegni pur cussì fina che gli scrivimo altro. Ala parte [ 148v] de quelli fanti hano preso li boni familii de Marcho Cagnola nuy havimo scripto al proveditore de Crema che facia fare la restitutione senza spesa deli nostri, et quando non lo facia, gli provederimo altramente sichè advisaritice de la provisione che luy gli haverà facta, ad ciò sapiamo como provederli. Ex felicibus castris apud (a) Trignanum, die xxvii iunii 1452.
Cichus.

(a) Segue Quinzanellum depennato.