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665. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1452 giugno 29 "apud Trignanum".

Francesco Sforza loda la diligenza del luogotenente di Lodi per la detenzione di Giovanni Matto, famiglio di Pietro Sacco e assicura d'aver scritto al frate de Barni di andare da lui. Gli ricorda che deve ottenere da Giovanni Matto il maggior numero di informazioni possibili e raccomanda vigilanza ai passi dell'Adda, del ponte, del revellino, delle porte e fortezze.

Locuntenenti Laude.
Inteso (a) quanto ne haviti scripto del portamento de alcuni citadini et del dubio haviti de qualche male pratiche contra el nostro stato et dela detentione de Iohanne Matto, fameglio de Petro Sacco et cetera, commendiamo la vostra diligentia et laudiamo quanto haviti facto. Ala parte del frate de Barni, nuy gli scrivimo per le alligate ch'el venga qua da nuy in campo; sichè faritili presentare le lettere. Ala parte de Iohanne Matto, cusś como per altre nostre ve havimo scripto hozi, cusś per questa vi repplicamo che lo debbiati retenire et examinandolo studiatine cavarne quanto potiti. Sopratuto fate havere bona guardia a li passi d'Adda et voy habbiate l'ogio al pevello et fate havere bona diligentia ala guardia del ponte, del revelino, delle porte et forteze in modo che sinistro veruno non possa intervenire. Ex felicibus castris nostris Apud Trignanum, die xxviiii iunii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Precede Inteso quanto abraso.