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692. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Vittadone 1452 luglio 12 "apud Trignanum".

Francesco Sforza, rimproverando al console, al comune e agli uomini di Vittadone la inobbedienza ai comandi del luogotenente di Lodi per la difesa dei passi dell'Adda, ricorda che aveva disposto che Pietro Maria Rossi, Antonio Landriano e il luogotenente di Lodi provvedessero alla difesa del territorio e del loro paese. Se persisteranno, il duca lo farà distruggere. In eguale forma si è scrittoa Corno Vecchio, Maleto, Cotuvio e Somaglia.

Consuli, comuni et hominibus Vitudoni.
Havemo havuta tuta quella sinistra informatione de vuy che se debba havere de homini inhobedienti et retrogradi ad ogni bona provisione in non havere may voluto obedire ali comandamenti del nostro locotenente de Lodi circa el fare la guardia et mandare al obstaculo che li inimici non pasasseno Adda, como hano facto, in nostro mancho de honore e damno deli nostri subditi, che non seria seguito, havendo vuy servato l'ordine e comandamenti. Ma sia como se voglia, havendo nuy dato el caricho et facta la commissione dela salveza de quello nostro paese et dela destructione d'ogni designo havesseno facto li inimici al magnifico Petromaria Rosso, Antonio da Landriano e dicto locotenente de Lode, ve dicimo cossì et certificamo che non siendo vuy obedienti ali loro comandamenti, brevemente vi darimo ad intendere che non haviti facto bene, et farimove dirupare quello luoco in modo che ad vuy et ad vostri fioli serà eterna memoria dela vostra inhobedientia; et tenitene questa nostra lettera per testimonio de quanto ve dicimo (a) et basta. Ex felicibus castris nostris Apud Trignanum, xii iulii 1452.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit Corno Veteri et Novo et supra Fiorano Maleto, Cotuvio et Somalia.

(a) Segue cossì et certificamo che non siendo vuy depennato.