Registro n. 12 precedente | 7 di 2324 | successivo

7. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Pavia 1451 dicembre 26 Lodi.

Francesco Sforza chiede al referendario e al tesoriere di Pavia di pagare i maestri Tebaldo da Sale e Giovanni Martino da Parma, deputati alla lettura "dela pratica de sera", con un salario di duecentoquaranta fiorini dal giorno in cui si cominciò a pagare gli altri dottori dello Studio di Pavia.

[ 2r] Referendario et thexaurario Papie.
Per altre nostre lettere date Laude ad xiiii del presente ve advisassemo como havevamo deputati ala lectura dela pratica de sera in quello nostro felice studio de Pavia magistro Thebaldo da Sale et magistro Zohanne Martino da Parma, et vi scripsemo che li confortassivo ad actendere ad bene lezere, et che poi ve advisarimo dela provisione alloro deputata. Nunc autem ve advisamo che gli sonno deputati ducentoquaranta fiorini ad rasone de soldi 31 per fiorino ad qualuncha d'essi, incominciando al dì che se cominciano le provisione deli altri doctori, non obstante che questi non havesseno forse cominciato a legere quando li altri, perché non è stato suo defecto, ma più tosto per le differentie erano dela dicta lectura. Responderiteli adoncha dele dicte loro provisione et salarii como ali altri doctori, como havimo dicto. Laude, die xxvi decembris 1451 (a).
Cichus.
A margine: Suprascriptis quatenus respondeant magistro Thibaldo de Salis et magistro Iohanni Martino de Parma de eorum salariis pro lectura eorum, videlicet florinos ccxl, ad conputum solidorum 31 pro florino utrique ipsorum.

(a) Così A.