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70. Francesco Sforza a Bolognino de Attendoli 1452 gennaio 15 Lodi.

Francesco Sforza dice a Bolognino de Attendoli di intervenire presso il podestà di Pavia perché faccia avere al più presto a Giovanni Piccinino i centodieci ducati depositati da sua cognata presso un pavese.

[ 13v] Bolognino de Attendolis.
Iohanne Pizinino da Crema, latore dela presente, quale longamente é nostro intimo servitore et amico vene là per retrare ad sì cento dece ducati una sua cognata li repose appresso de uno de quella nostra città, como da luy intenderite, per lo quale ne scrivimo opportunamente ad quello nostro potestà che li farà rasone summaria.
Pertanto volimo che mandiate per lo dicto potestate quale, carichandolo, admonitelo che subito, intesa la verità del facto, faza expedita et summaria rasone sichè prestissimo remanga spazato dicto Iohanne Pizinino al quale portiamo singulare affectione perché é nostro affectionatissimo servitore. Laude, xv ianuarii 1452.
Cichus.
A margine: Pro informatione assumenda de pecuniis Iohannis Picinini de Crema.