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702. Francesco Sforza al provveditore di Lodi 1452 luglio 13 "apud Trignanum".

Francesco Sforza, informato che il giorno prima è fuggito un tale da Lodi per andare a Crema, si meraviglia con il provveditore che non mandasse gente a Lodi. Il duca è stato informato che l'altra sera è passata una squadra di nemici di 99 cavalli e che ieri ha cavalcato Carlo da Moltona, tutti diretti verso quelli che si trovano a Cerreto. Occorre che a Lodi e nel paese si stia ben vigili e si faccia buona guardia.

Copia.
Spectabilis ac generose maior honorandissime, in questa hora son avisato per uno fidedigno che heri s'è fugite uno fuora de Lode et vene a Crema, quale have a dire al proveditore lì che se maravigliavi non mandasero a Lode et che mandando, tra che gente assay erano fuora quam etiam per non gli essere fuorosteri se non pochi, che non se li stareve duy giorni che forte et facilmente l'haveriano; et perché l'altra sera, secundo son advisato, passò una squadra deli inimici che eranno cavali lxxxxviiii secundo forono contati per lo amico; item heri cavalcò el conte Carlo da Moltona pur tuti verso quelle altre gente che stano ad Cerreto. Ve ho voluto avisare (a) aciò possiati avisare a Lode stiano (b) attenti et vigili ad bona guardia et provisti, item nel paese, ove ve parirà, ad ciò dicte gente non habiano cagione de damnificare. Se altro, prestissimo ve avisarò, et cetera. Data, 13 iulii 1452.

(a) Segue a Lode stiano attenti et vigilli ad bona guardia depennato.
(b) Segue avisati depennato.