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703. Francesco Sforza al referendario di Lodi 1452 luglio 18 "apud Trignanum".

Francesco Sforza, saputo che i locali dazieri hanno preteso da Giovanni da Lodi che portava vettovaglie in campo la riscossione del dazio, ribadisce al referendario di Lodi che tutto quello che viene portato all'esercito deve considerarsi esente.

[ 158r] Referendario Laude.
Siamo informati che, venendo Iohanne da Lodi cum victualia in campo, per li datieri de quella nostra cità gli è stato tolto el datio et facto pagare como ad uno stranio et come se faria ad uno che andasse merchadando là et qua; de che ne maravigliamo. Et perché nostra intentione è che quilli portano victualia et merchantia in campo non paghino, como sempre è usato et è communa usanza per tuta Ytalia et per ogni luoco, volimo gli fati restituire quanto gli è stato tolto per dicta cagione et provedre che de qui inanzi che de tuto quello portarà in campo per uso, commodità et aconcio del nostro exercito, non paghi niente et possa venire liberamente senza alcuna molestia. Data in castris nostris felicibus Apud Trignanum, xviii iulii 1452.
Overo Antonio Tezano, compagno d'esso Iohanne, che sia stato. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit referendario Cremone.