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719. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1452 luglio 31 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ribadisce al capitano di Casteggio di trovare i denari i denari delle tasse e circa il legname di Rolando Zorzo si attenga all'informazione avuta. Sulla vertenza tra Giovanni Codecà e Bartolomeo Prete, affidi Giovanni al podestà di Pavia perché faccia giustizia. Circa gli uomini che si sono opposti alle fortificazioni di quel territorio, cerchi di indagare se vi è qualche trama e gli riferisca poi il tutto.

[ 173r] Capitaneo Clastigii.
Havimo recevuto le tue littere, ale quale respondendo, et prima ala parte dele taxe, noy te scripsemo che dovesse praticare et mettere la cosa in tale ordine che poy, quando te avisassemo, se potessero havere li dinari et cum bono modo, et cossì te repplicamo che debi fare.
Ala parte del ligname de domino Rolando Zorzo, nuy te scripsemo quelle lettere per la informatione quale ne era stata data; siché in questo provede como melio te parirà, e serà pur bene che dicto domino Rolando non portasse tanta botta, potendoli provedere cum bono modo.
Ala parte de Iohanne Codecha quale ha richiesto Bartholomeo dicto Prete, a tante sileracine quanto è l'omicidio et cetera, volimo che sia facto ragione; et cussì, trovandosi esser vero quello che tu ne scrivi, mandaray nelle mani del podestà de Pavia dicto Iohanne cum quelle informationi haveray, aciochè facia ragione.
Ala parte de quelli homini che may non hano voluto fare veruno riparamento né fortificare quella terra, et de quelli tri o quatro villani, principali subbortanatori, dicimo cossì che tu te informi bene del'esser suo, et se tu poy intrevenire che havessemo in questi tempi praticato né menato qualche trama contra el stato de quella terra, et se hanno usato altre parole suspecte; et trovando che havessero praticato né dicto cossa (a) digna d'aviso, mandane el tuo cancellero bene informato del tuto. Et quando non gli fusse altro, avisane pur per tue lettere. Ex felicibus castris nostris apud Quinzanum, ultimo iulii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue che fusse altro depennato.