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724. Francesco Sforza ad Andrea Dandolo (1452 luglio 31 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza informa il provveditore di Crema di aver disposto, per rispetto dei salvocondotti dati, che il fratello Alessandro faccia liberare prigionieri e bestiame preso nella villa di Cavrignanega dai fanti di Cristoforo da Cremona e di Rastorello Corso.

Andree Dandolo, provisori Creme.
Inteso quanto ne haveti scripto dela presaglia facta de sete presoni et certi bestiami in la villa de Cavrignanega per li fanti de Christoforo da Cremona et de Rastorello Corso contra la dispositione del nostro salvoconducto, inteso etiandio quello ve ha scripto el nostro locotenente de Lode circa questa materia, ve rispondemo in poche parole che nostra intentione et ferma dispositione è che li salvaconducti facti sotto el nome nostro siano in tucto observati; et però scrivemo per l'aligata ad Alexandro, nostro fradello in Lode che debia fare relaxare li dicti presoni et bestiami, et così siamo certi farà, disposti, come è dicto, che li nostri salviconducti siano observati. Data ut supra.
Cichus.