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746. Francesco Sforza a Bonifacio de Alatro 1452 agosto 11 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza informa Bonifacio de Alatro, conestabile dei fanti di Castione, delle lamentele di Domenico da Padova per le biade tolte del suo possesso e per le noie recate ai suoi famigli. Lo Sforza esorta Bonifacio a far sì che i beni di Domenico non abbiano a subire danno e i famigli possano attendere ai fatti loro.

[ 182v] Bonifacio de Alatro, conestabili peditum Castioni.
S'è agravato cum nuy el strenuo Dominico da Padua ch'el fi mal tractato in le sue cose e posessione lì a Castione et che gli fino tolte le biave et inhibito ali suoy familii fare le sue facende, et per questo domandava esso Dominico licentia de venire là per li facti suoy, et saria a noy sconcissimo, dovendo luy abandonare la sua squadra, et havemoli dicto che gli remediarimo. Per la qual cosa volimo, se hay volere farne a piacere, che tu faci havere advertentia che le cose de Dominico predicto siano salve come le nostre, dando etiamdio favore ali suoy famigli che possano fare li facti suoy. Ex felicibus castris nostris apud Quinzanum, die xi augusti 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.