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75. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1452 gennaio 17 Lodi.

Francesco Sforza, avuta lamentela da Pietro Antonio da Perugia, compagno di Batolomeo Colleoni che quelli di Silvano, della Rippa e di Casegli non vogliono contribuire per i cavalli alloggiati, ordina al capitano di Casteggio di imporre a quelli di Silvano e della Rippa di dare a Piero Antonio quello che gli spetta. Quanto a quelli di Casegli se non potessero provvedervi, faccia in modo di alloggiare i cavalli altrove, ricordando a tutti che devono soddisfare Piero Antonio di quanto gli è dovuto per il passato.

[ 15v] Capitaneo Clastigii.
Perché Piero Antonio da Peruso, compagno del magnifico Bartolameo Coglione, s'é lamentato da noy, dicendo che quelli da Silvano et della Rippa et de Casegli non gli vogliono fare el debito per li soy cavalli quali ha lozati, zoé duy in Silvano, tri alla Rippa et tri a Casegli, et é circha duy mesi che da loro non ha potuto habere alchuna cosa, volimo et te committiamo che provedi per ogni modo che li dicti da Silvano et la Rippa gli satisfacieno per li dicti soy cavalli segondo el debito, cossì da qua indreto como per lo venire. Al facto de quelli da Casegli tu sai quanto te habiamo scripto per altre nostre; se te pare che loro meritano quelli tri cavalli, lassal fermi et fa che li faciano el debito; se non, metteli altroe dove te pare, ma fa che per lo passato satisfaciano, et denique provedi per modo ch'el dicto Piero Antonio non habia più casone de lamentarse.
Laude, xvii ianuarii 1452.
Iohannes.
A margine: Pro Petro Antonio de Perusio ex comitiva magnifici Bartholomei Coleoni contra illos de Silvano et della Rippa et Casellarum renitentes ad faciendum debitum ipsi Petro Antonio pro equis suis.