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762. Francesco Sforza ad Alessandro e a Bartolomeo de Ricardi 1452 agosto 13 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive ad Alessandro e a Bartolomeo de Ricardi, che sono intervenuti a favore di Pedrone da Bernizago, che sbagliano perché ignorano il vero. Ha scritto a suo fratello Alessandro di imprigionarlo perché tresca con Innocente Cotta e con Berondino dell'Acqua.

[ 187r] Domino Alexandro et domino Bartholomeo de Ricardis.
Respondendo ala vostra, quale ne haveti scripto in favore et recomendatione de Pedrono da Bernizago, dicemo in poche parole che vuy siti male informato deli fati suoi et che se vuy ne haveste l'informatione, quale ne habiamo nuy, non ne faresti simile rechiesta, quantunche nuy l'habiamo grata et accepta, perché sapiamo ve movete a bono fine, né sapereste fare altramente per l'affezione, fede et amore che ce portate.
Recordandovi che per la sinistra oppinione quale nuy havevamo di facti soi, nuy lo mandassemo via da poy havemo scripto ad Alexandro, nostro fradello, che lo duesse destenire perché intendiamo e siamo certificati ch'el menava certe pratiche facte con Innocente Cocta et con Berondino dal'Aqua. Siché de tucto vene havemo vogliuto avisare, aciò sapiati la casone perché non ve ne compiacemo, et sapiati de che fidarsi un'altra fiata. ex castris apud Quinzanum, xiii augusti 1452.
Irius.
Iohannes.