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770. Francesco Sforza ad Antonio degli Eustachi (1452) agosto 15 "prope Quinzanum".

Francesco Sforza ripete ad Antonio degli Eustachi l'ordine di approntare al più presto un galeone per faccende di stato assai importanti. Provveda alle spese ricorrendo, se necessario, a prestiti, che sarà risarcito a Pavia e gli faccia sapere quando partirà da Pavia e sarà a Cremona.

Domino Antonio de Eustachio.
Ve havimo scripto in li dì passati una lettera dela quale non havimo havuto risposta, et la casone credimo però che debia essere male capitata. Hora per questo nostro cavallaro, repplicando quello medesmo dicimo che per cosa de grande importantia al stato nostro immediate, havuta questa, fati mettere in poncto et in ordine uno gallione de quelli mezani, che sia fornito de quello fa bisogno, che non gli manchi cosa alcuna, et per lo dicto cavallaro ne avisati chiaramente dela spesa che gli andarà perché darimo modo che li dinari vi serano exborsati subito lì in Pavia; ma questa è cosa che non rechiede perditione alcuna de tempo. Siché poneteli la vostra solita diligentia et solicitudine, como se confidamo in vuy et advisatene ad quale dì credeti se possa mettere in camino da Pavia et del dì che giongerà ad Cremona. Ben dicimo messer Antonio che, atteso de quanto peso è questa cosa, fate, se ben dovesti tore in prestito li dinari, che subito fra dì et nocte cum ogni celerità, sia im punto lo dicto galione, senza aspectar da nui altra lettera né adviso, perché, como havimo dicto, ne farimo exborsare li dinari lì. Data prope Quinzanum, xv augusti die martis, hora noctis iii.
Persanctes.
Cichus.