Registro n. 12 precedente | 788 di 2324 | successivo

788. Francesco Sforza a Bongiovanni de Zerbi (1452 agosto 20 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza esprime a Bongiovanni de Zerbi, referendario di Lodi, la sorpresa per la pretesa dei locali dazieri di esigere il pagamento del dazio della carne, rifiutato dal siniscalco di Alessandro. Per protesta i dazieri delle porte minacciano di rinunciare alla riscossione del dazio. Il duca vuole che il referendario si trovi con Alessandro perché provvedano come meglio loro parrà essere utile alle entrate ducali.

Domino BonIohanni de Zerbis, referendario Laude.
Per vostre lettere havimo inteso quanto scriviti dele lamente fano li datieri del datio dela carne di quella nostra cità, dicendo loro volere renuntiare al datio perch'el sescalco d'Alexandro, nostro fratello, vole la carne per la corte soa senza datio; et respondendo, non possimo fare che non se maravigliamo de dicti datierii volendose a subtiliare in simile cosa, et vorissimo voluntiera sapere se voriano o doveriano tolire datio a noy, o non, se fussemo lì, che credimo pur de non. Et per lo simile non debono tore el datio a nostro fratello, quale è lì in nostro loco, né volimo che ge lo togliano per uso tanto dela corte soa, né per questo volimo noy farli restoro veruno, et questa è la nostra intentione. Ceterum li datierii dele porte de quella nostra cità sonno stati qua da nuy ad agravarse, dicendo etiam volere renuntiare al datio. Il perché havimo scripto ad Alexandro, nostro fratello, quanto vederiti per la copia inclusa ala presente, volentes che ve ritrovati cum esso Alexandro et provediati como ad luy et vuy melio parirà per utile dele intrate nostre et senza iniuria de dicti datierii. Ala parte deli beni, quali hanno contrafacto al stato nostro, volimo che, cum primum serà facta la descriptione, ce la mandate volanter et integre et che subito faciate reponere tucti li beni mobili de dicti rebelli in una casa, quale sia sotto vostra cura in modo che deli dicti beni niente vada in sinistro. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.