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798. Francesco Sforza ad Antonio Landriani 1452 agosto 22 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza contesta ad Antonio Landriani di non aver ancora liberato i prigionieri di Azano e restituito il paio di buoi presi con il pretesto che, all'epoca, il salvocondotto non era più valido. Esige che sia fatto quanto disposto, perché ne andrebbe dell'onore del duca.

Antonio de Landriano.
Per un'altra te scripsemo devessi fare relassare et liberare li presoni de Azano et quello paro de bovi dela dicta villa che sonno in la toa compagnia, et anchora non l'hai fatto, allegando che lo salvaconducto haveano era ropto, dela qualcosa se miravigliamo, actento che dicto salvoconducto nel tempo che furono pigliati dicti presoni et bovi durava et era valido per fermo. Et pertanto volimo et cossì per questa te dicimo che, subito recevuta la presente, senza exceptione alchuna, debi relassare dicti presoni liberamente et restituire dicti bovi. Et questo non manchi, perché, manchando, preiudicaria grandemente al'honore nostro, la qual cosa non è nostra intentione. Apud Quinzanum, die xxii augusti 1452.
Iohannes.