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802. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 agosto 23 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza, inteso quanto suo fratello Alessandro gli scrive su Taddeo dal Verme, vuole che lo si rassicuri della sua buona opinione che ha di lui anche per le informazioni positive avute sul suo comportamento.

Domino Alexandro Sfortie.
Havimo inteso quanto tu ne scrivi deli boni portamenti de messer Tadeo dal Verme et del'affanno quale luy piliava perché diceva havere inteso esserne facta sinistra informatione de luy, et che fugiva, et butò via l'elmeto el di dela racta. Et respondendo dicemo che de luy sempre havimo havuto et havimo bono concepto, né may de luy ne fuy facta tale relatione quale luy dice, anci ne fuy dicto como tu ne scrivi ch'el se portò bene et hobedientemente; siché digli ch'el attenda pur a ben fare, et de questo non si pilii affano veruno. Data in castris nostris felicibus apud Quinzanum, die xxiii augusti 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.