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812. Francesco Sforza a Iosep da Cortona 1452 agosto 25 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza conviene con Iosep da Cortona, castellano e podestà di San Colombano, sulle disposizioni per la fortificazione del borgo e le due entrate con comodità per la gente del posto e dei luoghi circostanti per la vendemmia e per i lavori di fortificazione diretti dalla rocca. Ha preso atto dei fanti di Pizzighettone che se ne sono andati. Per i beni del defunto Bassanino, oggetto di brame di altri, sia certo che lo accontenterà di qualche cosa.

[ 197v] Magnifico Iosep de Cortona, castellano et potestati Sancti Columbani.
Havimo recevuto le tue lettere et inteso l'ordene posto per la fortificatione de quello borgo: molto ne piace et siamo contenti per più aconzo che se gli faciano due intrate, come tu ne scrivi. Et siamo anchora contenti ch'el se dia commoditate ali homini de potere fare la sua vendemia et poy serano più serventi al lavorerio, et cusì li circunstanti che gli hano a contribuire; siché (a) faciase quanto si pò fina tanto serano fate le vendemie et poy se gli facia ultimum de potentia per finirlo presto. Ala parte del tuo usire de fuora per due fiate durando el dicto laurerio, dicimo che a nuy non pare né volimo che tu gli iusi et ben poteray consiliare et ditare esso laurerio stando in la rocha.
Ala parte de quelli sey fanti da Pizleone, quali senno partiti, restamo avisati et non dicimo altro.
Ala parte de quella caseta e vigna et debitori de condam Bassanino, te dicemo che da più deli nostri ne sono stati domandati, ali quali non gli havimo voluto dare, et cussì anchora tu haveray patientia asieme con loro, perché non havimo anchora deliberato farne altro. Ma date bona voglia, che ben troverimo dove provederti de qualche bona cosa. Data in castris apud Quinzanum, xxv augusti 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue faciase depennato.