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843. Francesco Sforza ad Andrea Dandolo 1452 agosto 31 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza informa Andrea Dandolo, provveditore di Crema, della denuncia fatta contro Antonio Landriani che, avvalendosi del salvacondotto, si è appropriato di sette buoi degli uomini di Casira di Geradadda; il duca dispone che Antonio o restituisca le bestie o ne paghi il valore.

[ 205r] Domino Andree Dandalo, provisori Creme.
Havimo recevuto le vostre lettere et inteso quanto ne scriviti de Antonio da Landriano quale, sotto la fede del nostro salvoconducto, el quale intendimo omnino servare incorrecto et illeso, habia pilliato et retenuto sete bestie bovine al'homini de Casira de Giara d'Adda; per certo ne remanimo troppo malcontenti et ultra quam dici posset. Et benché dicto Antonio tenga dela natura che scriviti, pur volimo et siamo deliberati che omnino facia la restitucione o dele bestie o del precio equivalente, et cussì gli scrivemo per modo che lo farà; et quando non lo facesse per nostre lettere, gli lo farimo fare per altra via, perché omnino deliberemo che gli nostri salviconducti valiano et tengano cum integra fede. Ex felicibus castris nostris apud Quinzanum, ultimo augusti 1452.
Ser Iacobus.
Iohannes.