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854. Francesco Sforza a Bosio Sforza (1452 settembre 3 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza impone al fratello Bosio di rimettere Giovanni Albanese, uomo d'arme, nel possesso della casa di San Colombano in cui era con la sua famiglia e dalla quale è stato cacciato per far posto a Pedrino da Bergamo, procurando che non manchi nulla.

[ 207r] Domino Bosio Sfortie.
Questa sera è venuto da nuy Iohanne Albanese, nostro homo d'arme, quale s'è doluto sommamente et gravato cum nuy che, havendo luy la sua fameglia lì ad Sancto Columbano, li è stato cazata de casa per metterli Pedrino da Pergamo; e qui s'è tanto condoluto con nuy et nuy cum luy che non te lo porissemo dire, et certo ne pare sia stato molto malfacto. Pertanto te dicemo et commettemo che subito, havuta questa, siali che si voglia in la dicta casa, se bene lì fusse tu proprio, se hay caro lo amore et gratia nostra, debbi fare levare ogniuno della dicta casa et lassarla liberamente ala fameglia del dicto Iohanne Albanese, provedendo che non li sia facto danno né rencrescimento veruno, perché te certificamo, se li mancherà cosa alcuna, gli farimo pagare per dopio. Data ut supra.
Iohannes.