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868. Francesco Sforza al castellano e a podestà di Vigevano (1452 settembre 7 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza ordina al castellano e podestà di Vigevano di esaminare la supplica del prete Stefano di Mazi di Vigevano, confinato a Pavia; trovando che le cose stanno come lui dice, vuole che se ne torni a casa. Allegata la copia della supplica dei fratelli di Mazi di Vigevano.

Castellano et potestati Viglevani.
Prete Stefano di Mazi de quella nostra terra, confinato a Pavia per certo sospecto havuto de luy, n'ha facto sporgere l'inclusa supplicatione quale ve mandamo aciochè con ogni diligentia la examinati et intendiati; et trovando essere così como in essa supplicatione se contene, volimo et siamo contenti ch'el dicto prete Stefano possa repatriare et stare a casa soa et fare lì li facti soy como posseva inanti che fosse confinato. Data ut supra.
Marchus.
Cichus.
Copia supplicationis.
Illuster dominatio vestra, humiliter supplicatur pro parte deli vostri fidelissimi servitori prete Stefanino, Antonio, Francesco, Bartholomeo, Filippo et Ambrosio, fratelli di Mazi de Viglevano. Con ciò sia cosa che el dicto prete Stefanino è stato confinato a Pavia per caxone che uno prete Iohanne de Collis de Viglevano, habitatore de Fraxineto, terra del marchixe de Monteferrato; essendo venuto a Mortario, mandò a domandare el dicto prete Stefanino li andasse a favellare lì a Mortario; lo dicto prete Stefanino, considerando che veniva dele terre delo dicto marchexe, non gli volse andare a favelare. Acadete poy ch'el dicto prete Iohanne per lo castellano et potestate de Viglevano fu mandato a pigliare lì a Mortario per alcune parole le quale furono refferite ad essi officiali. Essendo conducto ala rocha de Viglevano fo tormentato et confessò che mandava a domandare el predicto prete Stefanino per dirle se volia attendere a fare dare una porta de Viglevano alo signore Gulielmo venendo lì a campo, et in perché el predicto prete Stefanino non è in colpa alcuna, non volse andare ala chiamata del predicto prete Iohanne, considerato per la dicta casone è stato mandato a confine a Pavia. Pertanto humilmente pregamo ala vostra illustrissima signoria, sì per intuito dela iusticia et etiandio per misericordia, perché el predicto prete Stefanino non se pò farse le spexe là dove sta, considerato che lì non ha intrata nesuna, se digna per sua clementia et benignitade lassarlo repatriare ala dicta terra vostra de Viglevano a casa sua, ad ciò che Dio conserve la signoria vostra in felice e prospero stato per tempo longho, offerendosi luy et li soy fratelli volere essere fidelissimi servitori ala signoria vostra, et sonno quanto niuno altro sia a Viglevano.