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926. Francesco Sforza ad Astorello Corsio e a Giacomo de Civida 1452 settembre 17 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza informa Astorello Corsio e a Giacomo de Civida di aver trattenuto i loro messi fino a quando ha potuto provvedere a loro e ora li rimanda con lettere dirette ad Angelo Simonetta che darà loro un ducato per paga. Gli garba che Giacomo abbia preso con sè i fanti di Bonifacio che guiderà con Astorello.

Astorello Corsio et Iacobo de Civida.
Habiamo retenuti qua, fin al dì presente, questi vostri messi per fargli spazamento, como ne haveti mandato a rechiedere. Hora mò, spazati da nuy, li remandiamo a vuy cum le alligate lettere dirrective ad Angelo Symoneta, quale vi farà dare uno ducato per pagha; siché, havute le dicte lettere, vogliati mò mandare uno deli vostri fidati a sollicitare et a tore li dicti denari. Ceterum ne è molto piaciuto che tu Iacomo habii tolto cum ti de quelli fanti de Bonifacio, il perché, havendone bixogno deli altri, siamo contenti li pigli cum ti insiema. Et cossì, fra ti et Astorello anchora siamo contenti li conducati et li levati tuti. Data in castris apud Quinzanum, die xvii septembris 1452.
Bonifacius.
Cichus.