Registro n. 12 precedente | 932 di 2324 | successivo

932. Francesco Sforza a Bosio Sforza 1452 settembre 18 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina al fratello Bosio di non spostarsi da lì perché ha saputo che Giacomo intende fare una scorreria nel Milanese o in Alessandrino; veda con suo fratelle Alessandro dove intervenire se sarà necessario e una volta andatosene Giacomo, se ne venga via pure lui. Dica a Ioseph di stare attento specialmente di notte ai segnali che si faranno a Cremona.

[ 224r] Domino Bosio Sfortie.
Boso, nonobstante quanto te habiamo scripto et mandato a dire che domane, martedì, dovessi partirti de lì et venire qui da nuy con quelle gente sonno lì ad San Columbano, te dicemo per questa che per niente non te debbi partire se nuy non te scrivimo altro, anzi stare attento, solicito et advisato et intenderte con Alexandro, nostro fradello, perché nuy siamo avisati ch'el conte Iacomo domane deve correre con una gran gente o in Milanese o in Lodesana. Siché non te partire se non hay altro da nuy o da Alexandro (a), ma intendeti con luy che, bisognando cosa alcuna, possiate provedere dove sia necessario, et nuy scrivimo a luy che te aviserà quando gli parirà che tu possi venire; et come el conte Iacomo habia corso, ne advisa subito de quello haverà facto, et come seray chiarito che luy sia retornato indreto de qua al tempo, tu te ne veni via da nuy. Et vogli far stare advisato Ioseph ali segnali ha da noy, quali se farano a Cremona et così ogni nocte, siché non possi fallare. Data in castris apud Quinzanum, die xviii septembris 1452.
Iohannes.

(a) Segue o in Milanese o in Lodesana. Siché non te partire depennato.