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954. Francesco Sforza al vicario, ai canonici e al capitolo della chiesa Maggiore di Lodi 1452 settembre 26 "apud Lenum".

Francesco Sforza ricorda al vicario, ai canonici e al capitolo della chiesa Maggiore di Lodi di aver chiesto, invano, di eleggere al canonicato vacante prete Alberto da Glissate, giudicato insufficiente, come riferitogli prete Maffeo Magano. Il duca, pur volendo rispettare le loro consuetudini, ribadisce che si faccia l'elezione e, se comprovata la sua mancanza, si provvederà alla nomina di un altro.

Vicario, canonicis ac capitulo ecclesie Maioris Laude.
Essendo vacato ali dì passti per la morte de prete (a) Maffeo da Caseti uno canonicato nella chesia Maiore de quella nostra cità ve scripsemo dovesti fare la electione de dicto canonicato in prete Alberto de Glissate, chierico de quella nostra cità, como haveti veduto; il quale pare non habiati voluto ellegere, ma ve gravati, segondo ne ha dicto prete Maffeo Magano, quale haveti mandato da nuy, dicendo che non è sufficiente (b).
Et pertanto che la intencione et voluntà nostra è che li ordini et consuetudini vostre per l'avenire siano observate, como sonno state nel passato, tamen ve dicemo et volimo debiate fare dicta ellectione in dicto prete Alberto, como ve havimo scripto; et quando sarà facto, faremo vedere questa cosa al reverendo monsignore arcivescovo de Mediolano et, s'el se trova el dicto prete Alberto non essere sufficiente, l'haverà pacientia, et gli metteremo uno idoneo et sufficiente. Et per l'avenire se sforzarimo scrivere per persone idonee per observare li ordini et consuetudine passate, como è nostra intencione. Ex campo nostro apud Lenum, die xxvi septembris 1452.
Ma [decidetevi] ad fare questa ellectione se haveti caro fare cosa grata, né sia non fati exceptione né replicatione alchuna. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.

(a) Segue Matheo depennato.
(b) Segue et cetera depennato.