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981. Francesco Sforza a Paolino Mangano 1452 ottobre 3 "apud Lenum".

Francesco Sforza comunica a Paolino Mangano che per la fedeltà sua e della sua casa, lo ha nominato castellano di Castelleone. Trovi tra fratelli e parenti otto persone e tredici uomini fidati, disponendo per la rocca quindici paghe per lui e i suoi familiari. Anticipi le spese e s'imbarchi al più presto con gli uomini per Cremona, ove sarà rimborsato delle spese.

[ 240r] Paulino Mangano, civi Papiensi.
Per la sincera devocione quale ti et tutta casa toa sempre havimo cognosciuto portare a nuy et al stato nostro havimo havuto et havimo bona fede in ti et tucti quilli de casa toa, et sempre ne è stato in animo de operarte in qualche nostro facto de importantia, pertanto havimo deliberato che vadi a stare per castellano in la rocha nostra de Castellione quale è bella et delle più importante forteze che nuy habiamo nel nostro dominio e ben fornita delle munitione necessarie. Vogli adonche subito, recevuta questa, non perdendo uno attimo de tempo, metterti in puncto et trovare tra fratelli et parenti, octo persone et poi altretante persone sufficiente et fidate che siano fino al numero de xiii persone vive, perché te havimo ordinato in dicta rocha paghe xv, cioè xiii vive et doe morte, per la persona toa et de tuoy fratelli et parenti menaray con ti; et posto in puncto con quelle cose te serano necessarie, metterti in nave et venire a Cremona con dicte xiii persone. Et se per fare quanto de sopra havimo dicto, te bisognarà dinaro alcuno spendi delli tuoi perché, como seray giunto a Cremona, te contentarimo d'ogni cosa; et in questo non vogli fare renitentie alcune, perché al presente et per l'avenire te provederimo et faremo tale trattamento che te haray molto a contentare, ma farai queste cose tanto presto che infra duy dì, doppo la recevuta de questa, te meti in camino per aqua per venire a Cremona, (a) non guardando etiandio se non fossi miga cossì ben fornito de ogni cosa, che poi ordenare ali tuoi che provedano poy de dì in dì et tu veni via subito con li tuoy como havimo dicto, a Cremona, respondendone subito della receptione de questa, quale resposta daray al Gratino da Piscarolo, quale nella mandarà subito. Data in castris apud Lenum, die iii octobris 1452. Dupplicata die iiii.
Cichus.

(a) Segue respondendove depennato.