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982. Francesco Sforza a Nicola della Palude 1452 ottobre 4 "apud Lenum".
Francesco Sforza vuole che Nicola della Palude dia agli uomini di Vitudone quelle sementi loro necessarie, negate loro a seguito dell'inventario da lui fatto di tutti i beni di Giacomo e fratelli da Muzano, prendendo nota a chi le ha date.
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240v]
Nobili familiari nostro dilecto Nicolao de Palude.
Sonno stati qui da nuy alcuni homini da Vitudone quali dicono che per la descriptione fecesti deli beni de Iacomo et fratelli da Muzano, non li voy dare dele somenze per seminare. Pertanto te dicemo che siamo contenti et volimo gli daghi quelle somenze per seminare, scrivendo perņ tucte quelle daray et a chi, in modo che a nostra peticione ne sapii farne bona rasone, et haveray bona advertentia che dele altre cose non ne sia mosto cosa alcuna senza nostra licentia. Ex castris apud Lenum, die iiii octobris 1452.
Marchus.
Cichus.