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988. Francesco Sforza al luogotenente e al castellano di Lodi 1452 ottobre 5 "apud Lenum".

Francesco Sforza, dovendo armare i balestrieri arrivati da Genova, ingiunge al luogotenente e al castellano di Lodi di mandare subito nel castello di Santa Croce di Cremona tutti i verrettoni da bussola e da manetta che sono lì nel castello, conservandone solo sei casse.

[ 241v] Locuntenenti et castellano Laude.
Perché ne bisogna qui grande quantità de verettoni per questi ballestreri sonno venuti da Zenova, però volimo che subito, recevuta questa, senza dilatione alcuna, debiate mandare nel castello de Sancta Croce della cità nostra de Cremona tucti quelli verettoni da bussola et da manetta sonno in quello nostro castello, reservandone appresso de vuy, per munitione d'esso castello, capse sey ad ciò non remagna disfornito de verettoni. Et perché cognoscati più chiaramente questo essere de nostra voluntà et che li mandati subito, attento che importa grandemente al stato nostro, havimo sottoscripta la presente de nostra propria mano; siché non gli usate dilatione alcuna, per quanto haviti cara la gratia nostra. Data in castris nostris felicibus apud Lenum, die quinto septembris 1452.
Christoforus.Cichus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
In simili forma scriptum fuit Bolognino pro verettonis de bussula et girella retentis illis pro munitione castri prout ei videbitur.
Idem.
Cichus.
Franciscus, et cetera.