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989. Francesco Sforza a Pietro da Norcia 1452 ottobre 6 "apud Lenum".

Francesco Sforza scrive a Pietro da Norcia, luogotenente di Lodi, sulla sostituzione di Bianchino alla guardia del borgo, non con suo fratello ma con Giovanni de Guavazo. Al nuovo podestà, se farà la richiesta, il duca risponderà in conformità al parere del luogotenente. Circa la possessione del defunto Bassanino, il duca gli dice di aver disposto in altro modo; e riguardo i confinati, conferma di non volere concedere di portar fuori dalla città le famiglie.

Domino Petro de Nursia, locuntenenti Laude.
Havimo recivuto le vostre lettere continente più parte, ale quale respondendo, et primo, ala parte de Bianchino, quale per la sua (a) partita voria lassare in suo loco el fratello ala guardia del borgo de quella nostra cità, nostra intentione è ch' el non se facia niente, anci volimo che piutosto gli sia deputato Iohanne de Guavazo, como vuy scriviti, et cossì fate. Ala parte del podestà venturo, siamo contenti essere avisati de quello haveti scripto et, facendo luy la rechiesta, gli risponderimo del'apparere nostro.
Ala parte dela possessione de quondam Basanino, quale ne rechiedete, vi dicimo, come per altre lettere doveti essere avisato, che già fino al principio discoperseno li tractati, promettessemo dicte possessione et per modo alcuno non lha potrissemo cum nostro honore concedere ad vuy, ma dativi bona voglia che per altra via ce studiarimo fare dele cose ve piaceranno. Ala parte deli confinati, ne piace el ricordo vostro et comendiamolo, et altre volte ve avisarimo quid fiendum, advisandove bene che non intendimo sia conceduta licencia ad alcuno de cavare le sue familie fora dela cità per li respecti alegati per voy. Data in castris apud Lenum, die vi octobris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue pratica depennato.